Dell'importanza dei nonni e la lettura in età scolare

I nonni sono fondamentali per l'iniziazione alla lettura dei bimbi. L'ho capito in sole due settimane di apertura della libreria.
Lo ripeto, se non ci fossero le nonne e i nonni si venderebbero pochi libri per bambini. La percentuale di nonni che regalano libri ai nipoti è enorme, ho venduto tantissimi libri da 0 a 5 anni. Dai 6 anni in su? Poco nulla.
Da quando il nipote comincia la scuola i nonni non regalano più libri, passano ad altro.
Quando ho chiesto loro il motivo, mi hanno risposto tutti con la stessa frase: "ne hanno già troppi per la scuola, se regalo un altro libro il bimbo si stanca".
Il fatto che così tanti nonni pensino che dai sei anni in su, siccome c'è la scuola, non abbia più senso regalare libri per il piacere della lettura è un fenomeno inquietante.
Perché secondo voi è così? Cosa si può fare per cambiare?
Dalle statistiche di vendita, peraltro, hanno ragione loro.
Ho venduto tantissimi romanzi per adulti, manuali, per bambini da 0 a 5 e quasi nessun libro di letteratura per ragazzi. Forse due YA, un paio di fantasy.
RAGAZZI dove cavolo siete finiti? Dove vi nascondete?
Due settimane sono troppo poche per fare il punto della situazione ma sono sufficienti per capire da che parte gira il fumo.
Chi è stato a far passare il messaggio che leggere storie in età scolare affatichi? Perché è successo?
Com'è possibile che una persona che regala libri per cinque anni di fila poi smetta di colpo e passi ad altro?
Abbiamo romanzi per bambini e ragazzi meravigliosi, molto migliori di tanti romanzi per adulti che si vendono da soli grazie alla pubblicità alla radio o in televisione.
L'obiettivo del 2019 è ribaltare la situazione e puntare dritto ai ragazzi.
Terrovvi aggiornati.

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